16/04/2015
Ancora oggi, a più di 20 anni dalla loro introduzione, non è così semplice comprendere la reale valenza dei fondi sanitari. Con questo articolo cercheremo di fare un po' di chiarezza su uno strumento che porta reali vantaggi al mondo del lavoro.
Il decreto legislativo 421 del 1992 si è occupato del riordino della disciplina in materia sanitaria. Sono gli anni della crisi del Welfare State e si cerca di delineare dei percorsi alternativi e complementari.
Proprio per questo vengono definiti tre pilastri sui quali impostare il futuro per la sanità del nostro Paese:
L’obiettivo che ci si era dati con la nascita dei Fondi sanitari integrativi (di cui si parla per la prima volta nella legge di riforma sanitaria, L. 833 del 1978) era abbastanza chiaro: costituire il secondo livello di assistenza sanitaria in grado di rappresentare una significativa integrazione del sistema sanitario nazionale.
In realtà però le cose, almeno all’inizio, non sono andate proprio nella direzione auspicata dal legislatore.
Bisogna aspettare il decreto legislativo n. 229 del 1999 (Riforma Bindi) perché riescano a delinearsi meglio quelle che saranno le caratteristiche dei fondi sanitari integrativi (solidarietà e universalismo della sanità pubblica).
Ma di che cosa si tratta?
I fondi non sono altro che forme mutualistiche caratterizzate da tre elementi:
Essi vanno ad inserirsi, in subordine al principale pilastro - quello del Servizio Sanitario Nazionale - portandosi però, fra i vantaggi, particolari agevolazioni fiscali.
Per comprendere a fondo il loro funzionamento è necessario dare un occhio a quelle che sono le cosiddette “fonti istitutive”, che sono:
Sin dall'inizio l’obiettivo dei Fondi Sanitari era piuttosto chiaro. Essi infatti dovevano e devono favorire l’erogazione di forme di assistenza sanitaria integrative rispetto a quelle assicurate dal Servizio Sanitario Nazionale, non solo per le prestazioni non garantite dal SSN stesso, ma anche quelle che vengono erogate dalle strutture pubbliche, per un numero limitato di casi (prestazioni di medicina alternativa, di medicina fisica e della riabilitazione, cure odontoiatriche e cure termali).
Proprio in questa logica vennero stabiliti con molta precisione gli ambiti di applicazione dei fondi stessi:
In sintesi: un ottimo strumento a disposizione dei lavoratori per una sanità più completa con un occhio al costo.
A cura di: Leonardo Alberti